IL REGOLO IMPERFETTO

Romanzo storico di Carmine Mari, 2023 Marlin Editore

La genialità dell’intelletto è un mistero che squarcia il bene e il male, è una sorpresa continua che naviga con feroce brutalità il tempo dell’esistenza umana, è il fascino turbolento del divenire di un eterno conflitto primordiale sempre attuale: potere contro amore. A fin di bene non esiste male che possa essere censurato, così come non esiste potere che non sia sentimento di dominio sull’amore.

Questo romanzo è la storia di storie complicate, intrecciate con abile e aulica maestria, con maniacale fervore oserei dire, dove ogni personaggio presenta conflitti irrisolti, nodi intricati d’emozione stridente di scena in scena, che ne fanno, nella sua totalità, una rappresentazione vivida ed attualissima delle persone, della città, della nazione… del mio mondo presente.

Mi è sembrato di vivere oggi la stessa complessità di allora e se vuoi tutto compreso, la banalità dell’interesse personale che prevarica ogni morale di gloria pubblica, nei sentimenti, nel lavoro, nella disperazione quotidiana alla sopravvivenza. Se è vero che non si vive di solo pane è anche vero che senza pane non si vive, così questo romanzo sfama quella parte dell’anima sempre affamata di conoscenza e risposte alle tante domande che le tempeste di guerre che viviamo oggi ci pongono.

L’attualità di questo romanzo storico è straordinaria e partendo da un postulato quantomai “vero”, non puoi comprendere l’oggi senza sapere il passato, mi sono reso conto che tutto converge nell’uso strumentale che l’essere umano fa dell’altro, uomo o donna, potente o povero, ricco o misero, giovane o vecchio, padre o figlio. Un uso strumentale e potente che diventa ragione e passione di vita.

Oltre le diverse trame che si intrecciano, l’abilità di Mari di usare il particolare contesto storico come una scenografia viva dell’azione degli avvenimenti che si avvinghiano ai personaggi, mi continua ad affascinare fin dal suo primo romanzo che ho divorato nel 2021: Hotel d’Angleterre

Dicevo del passato come presente, oggi come allora, ragione e sentimento si alleano nel bene e nel male. Lucro, sfruttamento, ignoranza e paura sono strumenti di dominio con secolare conferma storica. Politici, religiosi, notabili e ragionieri servono mercanti conquistatori e conquistati dal potere, e anche l’accademia medica, oggi come allora, s’adombra e risplende d’intrighi e di eccellenze sulla pelle della gente comune, malata, magari senza più speranza.

Questo romanzo è un giallo intrigante, denso di tensione, di passioni e miserie umane, di ingiustizie e atrocità, c’è anche la storia della comunità ebraica presente nella città di Salerno in quell’epoca lontana. Il progresso trasforma l’apparente complessità di quella che dall’origine dei tempi umani è la forza della spada, lo strumento della violenza brandita dal diritto alla difesa, che sempre più paradossale, oggi come allora, determina la pretesa dell’umano nel sentirsi dio su questa terra.